giovedì 14 dicembre 2017

MIGHTY FM 9x08 - CHARLOTTE GAINSBOURG "rest"


MIGHTY FM torna dopo una breve assenza per parlare, ascoltare, sentire - nel senso 'acustico' ed emotivo del termine - il nuovo album di CHARLOTTE GAINSBOURG, uscito quasi un mese fa a distanza di 6 anni da 'Stage Whisper'. Dal precoce esordio sia nella musica che nel cinema, Charlotte - figlia dell'immortale Serge e della sua musa di tanti anni, Jane Birkin - ha recitato in oltre 50 film lasciando alla musica un ruolo apparentemente marginale: qualche duetto/partecipazione (con la madre, Badly Drawn Boy, Étienne Daho, Jarvis Cocker), qualche canzone dalle colonne sonore di suoi film, qualche cover. Dopo il disco scritto dal padre, "Charlotte For Ever" del 1986 e la morte di Gainsbarre nel 1991, la musica per Charlotte è diventata quasi un tabù e il desiderio comunque presente di esprimersi in modo molto più personale che nel cinema, la porta a cercare musicisti ammirati e parolieri esperti, per la paura di non essere all'altezza dell'eredità paterna. Bisogna arrivare quindi al 2006 per "5:55", disco composto dagli Air con i testi di Jarvis Cocker e Neil Hannon e la produzione di Nigel Godrich. L'omaggio musicale a Serge è sempre presente e non detto, la lingua è predominantemente l'inglese, anche nel successivo "IRM" creato con Beck. "REST" arriva dopo una gestazione di 5 anni, dopo i primi esperimenti di scrittura con Connan Mockasin, la scelta di un nuovo produttore - l'enfant terrible dell'electro francese, SebastiAn -, processo interrotto ed informato dalla morte della sorella Kate Barry nel 2013. Da quel momento Parigi diventa insopportabile e l'atmosfera 'diffusamente artistica' di New York sblocca la scrittura di Charlotte che inizia anche a fotografare e a filmare. Tutto ciò rende "Rest" (riposo in inglese e resta se 'letto' in francese) un lavoro che può rivendicare finalmente come proprio, avendone curato praticamente tutti i testi, la veste grafica e la regia dei video. Anche dal punto di vista musicale tutti gli input sono partiti da lei e 'implementati' nel modo desiderato da SebastiAn: colonne sonore di film horror (Lo Squalo, Psycho, Shining), classica (Béla Bartòk), elettronica-disco (Moroder). Canzoni che parlano di morte/perdita e ricordi d'infanzia, contrapposizione tra testi forti e musica uptempo, tra il francese dei versi e l'inglese dei ritornelli. Né triste, né terapeutico: assolutamente necessario. Con Beck, Jean-Pierre Ferland, Justice, Lou Doillon, Pierre Henry & Michel Colombier, Pulp, SebastiAn, Serge Gainsbourg & Jane Birkin, The Beatles e una piccola apparizione degli Smiths.

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